La ricostruzione dopo il sisma è un problema che ancora affligge diversi territori italiani. Cosa sta facendo il Governo per rimediare al problema? Sta cercando di venirne a capo attraverso vari decreti.
Vediamo insieme tutti i provvedimenti presi recentemente.
Con il
in vigore dall’8 maggio, si vuole incoraggiare la formazione di nuove attività, quindi incentivare la crescita occupazionale, con un occhio di riguardo appunto verso le aree del sud e le regioni italiane colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.
Gli incentivi consentono un riconoscimento per l’avvio delle attività aventi sede legale nelle suddette aree.
Le agevolazioni sono concesse in regime “de minimis” e comprendono in via alternativa:
- un voucher impiegabile nell’acquisto di beni, strumenti e servizi per un importo massimo di 40mila € elevabile a 50mila € nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni volti a tutelare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico;
- un contributo a fondo perduto fino al 75% per programmi di spesa non superiore a 120mila €;
- un contributo a fondo perduto fino al 70% per programmi di spesa di oltre 120mila € e fino a 200mila €.
D’altro canto abbiamo la
Macromisura B
del fondo Next Appennino che mira a sostenere gli investimenti, stimolare l’innovazione, rafforzare le attività produttive e le capacità competitive dei territori dei crateri nelle regioni Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria.
Si pensa al sostegno di 4 tipologie di interventi:
- Sostegno agli investimenti economici e riciclo delle macerie (388milioni €) – favorire la creazione di nuove imprese e il riavvio di attività già esistenti al tempo del terremoto, ampliare l’efficienza del processo di smaltimento e riutilizzo delle macerie;
- Turismo, cultura, sport e inclusione (180milioni €) – intervenire sullo sviluppo di imprese culturali, creative, turistiche, sportive;
- Economia circolare e filiere agroalimentari (50milioni €) – aumentare l’efficacia del processo sulle risorse naturali e le macerie e garantire un valore aggiunto ai prodotti trasformati in loco;
- Ricerca e alta formazione (80milioni €) – realizzazione di 4 centri di ricerca e alta formazione, uno per ogni regione e ciascuno dedicato a un ambito specifico.
Il decreto 39/2024 prevede un tetto di 400milioni € per il Superbonus, nel cratere sisma del 2009 e 2016, per le domande presentate dopo il 31 marzo 2024.
Vi terrò aggiornati qualora dovessero uscire altre novità in merito ai territori colpiti dal terremoto.
3 thoughts on “Novità sulla ripresa dopo il sisma”
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